Problema 1

fig1

Due anelli non conduttori, piani e concentrici, aventi raggio R1 e R2, portano, ciascuno, una carica positiva distribuita uniformemente con densità lineare λ. I due anelli ruotano attorno all'asse i, perpendicolare al piano dei due anelli e passante per il loro centro O, con velocità angolari identiche in modulo (ω) ma in versi opposti, come indicato in figura.

Determinare:

  1. il campo elettrico E nel punto P dell'asse i distante x0 da O;
  2. il campo magnetico B nel punto P;
  3. il momento di dipolo magnetico totale associato ai due anelli.

Una piccola particella di dimensioni trascurabili, avente massa Ma, che possiede una carica qa ed un momento di dipolo magnetico ma, viene posta (in quiete) nel punto P e poi lasciata libera di muoversi.

Determinare:

  1. la velocità della particella quando essa giunge in O.

Svolgimento

 


Problema 2

Un filo conduttore rettilineo, molto lungo, giace lungo l'asse delle ascisse; esso è percorso da una corrente di intensità i, che fluisce nel verso positivo di tale asse. Una sbarra AB, sottile e conduttrice, di lunghezza L, viene posta lungo la retta y=x, nel quadrante di ascisse e ordinate positive, con l'estremo più vicino situato a distanza y0dal filo.

In un determinato istante la sbarra viene messa in movimento, a una velocità di modulo v costante, in traslazione parallela alla corrente.

Si determini

  1. la differenza di potenziale fra gli estremi della sbarra, in regime stazionario.

Svolgimento

 


Svolgimento del problema 1


fig1

 

  1. Scelto un punto Q di un anello di raggio R, si assuma un sistema di riferimento cartesiano con assi OP e OQ. Indicato con dl un tratto infinitesimo di anello centrato su Q, dl contiene una carica fig001 che genera nel punto P un campo

    fig002

    dove il versore ur indica la direzione radiale da Q a P. L'unico componente efficace di questo campo è quello di verso i in quanto il componente di verso j è neutralizzato dal componente opposto del campo generato dalla carica simmetrica a quella in Q rispetto ad O. In definitiva la componente efficace del campo generato dalla carica in Q è data dal prodotto del modulo del campo per il coseno dell'angolo QPO. Il campo efficace è quindi

    fig003

    Integrando su tutta la lunghezza L=2πR dell'anello, il campo totale prodotto in P dalla carica presente su un anello è

    fig004

    Dato che ci sono due anelli di raggi rispettivi R1 e R2, il campo prodotto in P risulta

    fig005

  2. Una spira circolare di raggio R percorsa da una corrente i genera in un punto P del suo asse, distante x0 dal suo centro O, un campo di induzione magnetica assiale B di modulo

    fig006

    B è diretto verso O se la corrente, vista da P, è oraria; altrimenti B ha verso opposto.

    La rotazione di un anello con velocità angolare di modulo costante ω produce una corrente di intensità

    fig007

    In definitiva, sommando i contributi all'induzione magnetica in P dovuti alla rotazione dei due anelli, si ottiene

    fig008

  3. Il momento magnetico dovuto a una corrente positiva (antioraria) i che percorre una spira piana di area S è perpendicolare al piano della spira e ha intensità m = i S. Nel nostro caso si è visto che i=λ ω R; l'area della spira è S = π R2. Quindi fig009. Sommando i momenti delle due spire (dovute alla rotazione dei due anelli) si ottiene

    fig010

  4. Una carica infinitesima λdl, posta su un anello di raggio R, genera nel punto P dell'asse, distante xo da O, un potenziale elettrico

    fig011

    Il potenziale totale prodotto da tutta la carica distribuita sull'anello è quindi

    fig012

    Il potenziale elettrico nel centro O della spira (ascissa=0) risulta

    fig013

    Sommando i potenziali prodotti dai due anelli si ottiene, nei due casi,

    fig014

    L'energia potenziale elettrica di una particella di carica qa risulta quindi, nei due casi

    fig015

    Nello spostamento da P a O la particella ha una variazione di energia potenziale elettrica

    fig016

    In quanto dotata di momento di dipolo magnetico, la particella, nel punto P, ha energia potenziale magnetica

    fig017

    Nel punto O l'energia potenziale magnetica della particella è nulla, quindi la variazione di energia potenziale magnetica nel passaggio da P a O risulta

    fig018

    La diminuzione di energia potenziale della particella implica un aumento della sua energia cinetica, inizialmente nulla. In O si ha quindi

    fig019

    In definitiva

    fig020

 


Svolgimento del problema 2


figura3

  1. Su ogni tratto infinitesimo dl della sbarra conduttrice, posto a distanza y dalla corrente e contenente una carica dq, per la legge di Biot-Savart, agisce un campo di induzione magnetica B

    fig021

    Sulla carica dq che si muove con velocità v=vi agisce la forza di Lorentz

    fig022

    Per effetto di tale forza ogni carica dq subisce uno spostamento

    fig023

    Il lavoro della forza di Lorentz sulla carica è quindi

    fig024

    e la differenza di potenziale prodotta, in modulo,

    fig025

    Il modulo della differenza di potenziale tra A e B si ottiene integrando tra le ordinate di A e B

    fig026