Tre particelle puntiformi, aventi cariche q uguali (q = 2 x 10-6 C) e masse m uguali (m = 5 x 10-3 kg), sono inizialmente fissate ai vertici di un triangolo equilatero di lato L = 2 cm. In un certo istante una delle tre particelle viene liberata e inizia a muoversi per azione delle forze esercitate dalle altre due.
Calcolare, per tale particella:
il modulo della sua velocità v, quando essa si trova a distanza molto grande (infinita) dalle altre due;
la sua posizione, quando il modulo di v è la metà di quello trovato al punto 1.
Un filo di rame (resistività ρ = 1.72 x 10-8 Ω m)
di diametro d = 2 mm forma una spira rettangolare di dimensioni
l × h (l = 0.1 m, h = 6 cm) in un piano perpendicolare a un campo
di induzione magnetica B. Sapendo che il modulo di B varia secondo
la legge B(t)=B0cos ω t, (B0 = 2 T) determinare:
l'energia dissipata per effetto Joule dalla spira nei primi 3/4 di periodo.

Inizialmente la particella liberata ha energia cinetica nulla ed energia potenziale
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Quando la particella si trova a distanza infinita la sua energia potenziale si annulla e la particella ha solo energia cinetica. Per il principio di conservazione dell'energia meccanica
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da cui

La carica mobile si sposta sull'asse del segmento delimitato dalle altre due cariche. Scegliendo come origine il punto medio di tale segmento e come asse delle ascisse l'asse del segmento, la distanza della carica mobile da ognuna delle altre due è
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Quando la velocità è la metà di quella finale l'energia cinetica è un quarto di quella finale: dunque l'energia potenziale è tre quarti di quella iniziale:

La lunghezza della spira è
e
la sua area è
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La sua resistenza è
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La f.e.m. istantanea è
e la corrente istantanea
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L'energia dissipata nel tempo indicato si ricava integrando la potenza da 0 a
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Assumendo ω=60 s-1 risulta
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