5. Onde stazionarie.


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Se un punto del mezzo che supporta un'onda è vincolato all'immobilità la sua energia è forzatamente nulla e quindi attraverso di esso non può fluire energia: questo punto costituisce una barriera che impedisce all'onda di oltrepassarlo.

Per semplificare le comprensione del fenomeno si può considerare un'onda unidimensionale come, ad esempio, quelle che si propagano sulle corde degli strumenti musicali. In queste corde, che in questo caso costituiscono il mezzo di propagazione dell'energia, gli estremi sono vincolati, fissati allo strumento, e quindi non possono vibrare come gli altri punti della corda: la loro energia è costantemente nulla e quindi attraverso di essi non può fluire energia.

Come succederebbe ad una particella che colpisce una parete rigida con velocità perpendicolare alla parete stessa, l'onda inverte la propria velocità e si propaga in direzione opposta a quella di provenienza fino ad incontrare l'altra barriera dalla quale viene nuovamente riflessa e così via.

Onde progressive e onde regressive interferiscono mutuamente producendo come risultato un'onda vincolata ad avere nodi agli estremi della corda. Questa condizione implica che la lunghezza del mezzo deve contenere esattamente un numero intero di semilunghezze d'onda.

Detta L la lunghezza del mezzo e λ la lunghezza d'onda

Eqn001.gif

fig. 1

Se il mezzo è sede di un'onda stazionaria, tutti i suoi punti si comportano come oscillatori armonici di uguale pulsazione ω ma di ampiezza variabile a seconda della loro distanza da uno degli estremi. Ponendo 0 la posizione di un estremo e L la posizione dell'altro, con una opportuna scelta dell'istante iniziale, lo stato del mezzo al tempo t è descritto dall'equazione

Eqn002.gif

nella quale l'ampiezza C sin kx si deve annullare quando x è un multiplo della semilunghezza d'onda, in particolare quando x è uguale a una semilunghezza d'onda:

Eqn003.gif

Si ha quindi

Eqn004.gif

Si può assumere la (5.4) come l'equazione della n-esima funzione d'onda stazionaria su un mezzo unidimensionale di lunghezza L con nodi sugli estremi.

La costante C dipende dall'energia totale Eqn005.gif residente nel mezzo.

Indicando con μ la densità lineare del mezzo unidimensionale

Eqn006.gif

l'energia di una masserella dm oscillante con pulsazione ω e ampiezza A risulta, per la (3.9)

Eqn007.gif

Nella (5.4) l'ampiezza è Eqn008.gif, quindi

Eqn009.gif

La somma delle energie di tutte le masserelle dm estesa al tutto il mezzo è l'energia totale residente nel mezzo

Eqn010.gif

Si ottiene quindi

Eqn011.gif

Il valore di C così ottenuto, inserito nella (5.5), produce

Eqn012.gif

e quindi

Eqn013.gif

La (5.8) mostra che la frazione dell'energia totale compresa tra x e x+dx è proporzionale al quadrato di

Eqn014.gif

cioè che la densità dell'energia nella posizione x è tanto maggiore quanto maggiore è il quadrato di ψn.

Il quadrato di ψn rappresenta quindi la funzione di distribuzione della densità di energia lungo l'asse x.

La (5.9) è indipendente da μ, quindi vale non solo per un'onda materiale, ma per un'onda qualunque.

Allora assumendo

Eqn015.gif

e sostituendo nella (5.4)

Eqn016.gif

si ottiene l'equazione dell'ennesima equazione d'onda stazionaria che può sussistere in un mezzo unidimensionale di lunghezza L normalizzata in modo che il quadrato dell'ampiezza rappresenti la densità relativa di energia.

La stessa funzione d'onda (5.11) può più sinteticamente essere scritta

Eqn017.gif

con

Eqn018.gif