La massa di un corpo può essere intesa come inerziale o gravitazionale. Per massa inerziale si intende quella proprietà di un corpo in virtù della quale esso si oppone ad una sua accelerazione, mentre la massa gravitazionale è la proprietà da cui dipende l'intensità dell'interazione gravitazionale tra due corpi.
Già Newton all'interno dei Principia aveva teorizzato la possibilità di assimilare le due masse ed anche Kant nei “Primi principi metafisici della scienza della natura” nel 1786 scriveva che la “determinazione della massa di un corpo può essere data equivalentemente sotto forma di inerzia e sotto forma di attrazione originaria”, tuttavia solo nel novecento è stato possibile verificare sperimentalmente che la massa gravitazionale e la massa inerziale di un oggetto coincidono a meno di 5 parti su 10^9.
Fu infatti tra il 1889 e il 1908 che il barone Ronald von Eötvos d'Ungheria condusse accurati esperimenti a questo riguardo utilizzando un leggero bilanciere lungo 40 cm (alle cui estremità erano appese due masse) sospeso ad un filo di platino-iridio. Tale strumento gli permise di osservare che le masse reagivano allo stesso modo sia alla forza di gravità che le attirava verso il centro della Terra, sia alla forza centrifuga (che è una forza inerziale) a cui si possono pensare sottoposti i corpi sulla superficie terrestre a causa della rotazione del pianeta.
Il barone poté quindi concludere la sostanziale identità tra i valori delle due masse di cui venne poi data spiegazione da Einstein nel “Principio di Equivalenza” che esprime che gli effetti di un campo gravitazionale possono essere totalmente equiparati a quelli osservati in un sistema accelerato uniformemente.