Un recipiente con pareti adiabatiche contiene inizialmente 120 g di acqua alla temperatura di 23°C in equilibrio termico con il recipiente stesso.
Nel recipiente vengono immessi 100 g di acqua alla temperatura di 95°C e, dopo un tempo adeguato, si può stimare che tutto il sistema raggiunga una temperatura di equilibrio di 55°C. Attribuendo all'acqua un calore specifico di 1 cal/g °C
Nel recipiente, nelle condizioni iniziali date, viene immesso un corpo omogeneo di massa Mc=100 g alla temperatura tc= 98°C e, dopo un tempo adeguato, il sistema raggiunge una temperatura di equilibrio te=28°C.
Un decimo di mole di gas perfetto biatomico inizialmente nello stato A a pressione PA=2 Atm e volume VA=2 l viene fatto espandere reversibilmente con una trasformazione di equazione pV x=cost fino ad uno stato C con volume VC=8 l e pressione PC=0.25 Atm.
Dato che il calore specifico dell'acqua è 1 cal/g °C, la capacità termica dell'acqua
fresca contenuta nel recipiente, nelle unità di misura adottate nel testo, coincide numericamente
con la massa MF di quest'acqua. Indicando com CM la capacità termica
media del recipiente, il sistema recipiente+acqua fresca ha capacità termica totale
CT=CM+MF
e il calore QA assorbito dal sistema nel passaggio dalla
temperatura iniziale a quella di equilibrio risulta
Il calore QC ceduto dalla massa MC di acqua calda risulta, in modulo,
Uguagliando i due valori assoluti si ha
La capacità termica totale CT di recipiente e acqua fresca contenuta è 125 cal/°C.
Immettendo nel recipiente contenente acqua fresca (23°C) dell'acqua meno calda della precedente (50°C), conoscendo la capacità termica totale CT (calcolata al punto precedente), l'uguaglianza tra i calori scambiati risulta
Immettendo nel recipiente contenente acqua fresca (23°C) un corpo omogeneo caldo (98°C), conoscendo la capacità termica totale CT e indicando con CS il calore specifico della sostanza di cui è composto il corpo, l'uguaglianza tra i calori scambiati risulta
Uguagliando i valori del prodotto della pressione per la potenza del volume nello stato A e nello stato C si ottiene
Noto l'esponente, il valore della costante dell'equazione della trasformazione si ricava attribuendo a pressione e volume i valori assunti nello stato A (o nello stato C)
Quindi l'equazione della trasformazione è
Esprimendo il volume in funzione della pressione si ha
e quindi
Esprimendo la pressione in atmosfere in funzione del volume in litri si ha
Il lavoro, in litri per atmosfere, si ottiene dall'integrale
Il calore assorbito in una trasformazione isobara per un g.p. biatomico a molecole "rigide" è dato da
Dall'equazione di stato dei g.p. per molecole biatomiche "rigide" si ha inoltre
e la variazione di temperatura dallo stato C allo stato D è quindi
Sostituendo questa espressione di ΔT nell'espressione di Q si ha
Con i valori di pressione e volume negli stati A e C si ottiene