Appunti per i Licei Scientifici
(da Note Didattiche)
Data una superficie sferica Σ di centro O e raggio OP di misura R, due piani φ e ψ paralleli e tali che la loro distanza dal centro O sia minore di R, intersecano Σ in due circonferenze.
Si dice zona sferica Ζ la porzione di Σ delimitata da queste circonferenze. I cerchi racchiusi da queste circonferenze
sono le sue basi.

Per calcolare la superficie di una zona sferica si può procedere nel seguente modo:
si tracci da O una perpendicolare OQ a OP;

si assume la retta OQ come asse delle ascisse e la retta OP come asse delle ordinate;

i punti A e B sono rispettivamente le intersezioni nel primo quadrante tra γ e i piani φ e ψ; T è un punto qualunque di γ;
i raggi OA, OB e OT formano, rispettivamente, gli angoli α, β e θ con il verso positivo dell'asse x;
le coordinate di A, B e T sono rispettivamente
![]()
un tratto infinitesimale dγ di γ ha lunghezza
![]()
l'area S della zona Z si può concepire come la somma delle superfici laterali di cilindri di altezza infinitesimale dγ e
raggio di base
con θ da α a β;

indicando con δ la distanza tra i piani φ e ψ
![]()
si ottiene
![]()
Con riferimento alla fig. 1, il solido Ω delimitato dalla zona sferica Z e dalle sue basi è detto
segmento sferico.
Con riferimento alla fig. 3 e con un metodo analogo a quello usato per il calcolo di S,
il volume V di Ω può essere calcolato come somma dei volumi di cilindri di altezza infinitesimale dy e
raggio di base
con y da yA a yB;





Utilizzando la (4) si ottiene

Applicando il teorema di Pitagora

Sottraendo membro a membro
![]()

Sostituendo questa espressione di yA nella (12)

Se nella fig. 1 il piano più distante dal centro è tangente alla sfera in P, la figura risultante è detta calotta sferica.

Nella fig. 4, H è il centro della sua base, P il suo vertice, il segmento HK il raggio della sua base di misura r,
il segmento HP la sua altezza di misura δ e OK il raggio della sfera di misura R.
Per la superficie esterna della calotta è ancora valida la (5)
![]()
Il volume della calotta si ottiene dalla (14) con xA=r e xB=0.

Per il teorema di Pitagora

Sostituendo questa espressione di r2 nella (15) si ottiene

Data una superficie sferica Σ di centro O e raggio R e un punto E esterno a Σ posto a distanza h dalle stessa, la porzione di Σ osservabile da E è una calotta la cui area si può calcolare nel seguente modo:
si rappresentano le intersezioni di Σ e Γ con un piano passante per la retta OE;

la sezione di Σ è una circonferenza; la sezione di Γ è un triangolo isoscele di vertici E, A e B;
l'altezza del triangolo giace sulla retta del diametro EF, interseca la circonferenza in P e interseca la base in H;
per il primo teorema di Euclide

per la calotta si ha quindi

e infine, per la (5),

Ricordando che la superficie della sfera Σ è 4πR2, risulta che la frazione di superficie sferica visibile da E è

ultimo aggiornamento: 16//03/2018