Analisi del segno

Analisi della pendenza
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Analisi della concavità
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Il segno della concavità concide con quello di x. Si conferma la presenza di un flesso nell'origine.
Assumendo
, per le considerazioni
precedenti, f(x) è non decrescente su tutto r mentre y(x) è crescente: le curve non possono
intersecarsi che in un solo punto.
L'ascissa dell'intersezione si ottiene determinando lo zero della funzione differenza
. Poiché

per il teorema di Bolzano lo zero è comprezo tra 0 e 1 e può essere approssimato con il metodo delle tangenti assumendo
1 come valore iniziale (per x=0 d(x) ha un flesso) e
. Si ottiene

La funzione f(x) è non decrescente in tutto il dominio e quindi invertibile su tutto il dominio. La funzione
inversa è
il cui grafico è simmetrico di quello
di f(x) rispetto alla bisettrice del primo quadrante.

Limitandosi al primo quadrante, le due curve si intersecano nell'origine e nel punto I(1;1). L'area da esse delimitata può essere calcolata raddoppiando l'area delimitata dalla bisettrice e da f(x), cioè calcolando
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Si ottiene

Dato che le sezioni sono rettangoli di uguale altezza, la loro area è proporzionale alla loro base, che è data dal doppio della distanza PH di un punto P di γ dalla bisettrice del quadrante e quindi, in ultima analisi, è funzione solo di tale distanza per cui è sufficiente massimizzare tale distanza (figura).

Ricordando che la distanza di un punto P(xP;yP) dalla retta di equazione ax+by+c=0 è espressa da

la funzione da massimizzare è

Per 0<x<1 si ha più semplicemente

Per 0<x<1 la derivata prima si annulla per
,
valore per cui la derivata seconda è negativa e quindi valore massimante.
Il massimo dell'area è
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Il volume di W si ottiene semplicemente moltiplicando l'area di base calcolata nel quesito 3 per l'altezza (12) e risulta 6.