3. Distribuzioni discrete di probabilità


English version

Se il campione è un insieme ordinato di n valori reali discreti xk che possono essere attribuiti alla variabile reale x, una funzione reale p(xk) tale che

Eqn000.gif

è detta distribuzione discreta di probabilità e x è detta variabile casuale o stocastica o aleatoria.

Per semplificare l'esposizione, in questa pagina si pone

Eqn007.gif

quindi

Eqn008.gif


Media e varianza

Data una distribuzione discreta di probabilità, se ne possono rappresentare le caratteristiche globali usando due importanti descrittori detti media (o valor medio) e varianza.

La media è data da

Eqn001.gif

Se si rappresenta con ξk lo scarto del valore xk dalla media,

Eqn002.gif

la varianza, espressa da σ2 è la media dei quadrati degli scarti:

Eqn003.gif

La radice quadrata della varianza è detta deviazione standard della popolazione:

Eqn004.gif

La deviazione standard è un altro importante descrittore in quanto esprime la dispersione dei valori xk attorno alla media: la dispersione cresce al crescere di σ.

Teorema: La varianza è data dalla differenza tra la media dei quadrati e il quadrato della media.

Eqn005.gif

Dimostrazione:

Eqn006.gif


Distribuzione discreta uniforme

Se gli n valori pk sono tutti uguali, la distribuzione è detta uniforme.

Dalla seconda delle (3.1) si ha

Eqn100.gif

In particolare, se xk=k, la media è

Eqn101.gif

Si è applicata l'uguaglianza

Eqn102.gif

nota dalla teoria delle progressioni aritmetiche.

Per la (3.6), in questo caso la varianza è

Eqn103.gif

Si è applicata l'uguaglianza

Eqn104.gif

ottenuta per induzione.

La deviazione standard è

Eqn105.gif

 

Esempio

Nel lancio di un dado ognuno dei sei punti k ha probabilità Eqn106.gif.

Il valor medio è

Eqn107.gif

La varianza è

Eqn108.gif

e la deviazione standard

Eqn109.gif

 

 


Distribuzione discreta binomiale (o di Bernoulli)

Dato il numero n di prove e la probabilità p, la funzione pk=Pn,k nella (2.9) rappresenta distribuzione di probabilità di una variabile casuale k che può assumere valori interi da 0 a n: infatti si constata facilmente che questa funzione verifica le condizioni (3.1.1). In particolare, dato che per ipotesi p+q=1,

Eqn200.gif

Questa distribuzione di probabilità è detta distribuzione binomiale o distribuzione bernoulliana.

Applicando la (3.2), il valor medio della variabile casuale binomiale k in n prove è

Eqn201.gif

Se si sviluppa il secondo membro si ha

Eqn202.gif

e infine

Eqn203.gif

Inoltre si ha

Eqn204.gif

Lo sviluppo del secondo membro dà

Eqn205.gif

L'espressione tra parentesi può essere suddivisa in due somme

Eqn206.gif

Eqn207.gif

s2 è il valor medio della variabile casuale binomiale k in n-1 prove, quindi dalla (3.10),

Eqn208.gif

Si ottiene così

Eqn209.gif

e infine

Eqn210.gif

Eqn211.gif

La seguente applicazione JS calcola le caratteristiche di una distribuzione binomiale. La probabilità p può essere scritta come decimale (< 1) o come frazione propria. Le probabilità in ordinata sono espresse in percentuale. Per vedere tabelle e grafici bisogna permettere al proprio browser di mostrare i popup.
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Distribuzione di Poisson

Se p tende a 0 e n tende all'infinito, la distribuzione binomiale converge alla distribuzione di Poisson.

In questo caso, se λ rappresenta il valor medio della distribuzione, si ha

Eqn300.gif

L'uguaglianza (3.14) può essere ottenuta nel seguente modo:

Se p→0, q→1, quindi, dalla (3.12),

Eqn309.gif

La seguente applicazione JS, in una distribuzione di Poisson di media λ prefissata, calcola la probabilità che un evento si verifichi k volte.
La media λ può essere scritta come decimale o come frazione. Per vedere le tabelle bisogna permettere al proprio browser di mostrare i popup.
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La seguente applicazione JS rappresenta una distribuzione di Poisson di media λ prefissata.
La media λ può essere scritta come decimale o come frazione.
Le probabilità in ordinata sono espresse in percentuale.
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