La prima equazione, che può essere scritta
rappresenta una retta parallela alla bisettrice del II e IV quadrante (in seguito indicata con β )con intercetta a
La seconda equazione, che può essere scritta
rappresenta una retta passante per l'origine di coefficiente angolare 1/a.
Se a>0 si ha un grafico del seguente tipo
che evidenzia l'esistenza di una soluzione con x e y entrambe positive.
Se a<0 si ha un grafico del seguente tipo
da cui si deduce che per -1<a<0 c'è una soluzione con x positiva e y negativa;
per a=-1 non c'è soluzione;
per -∞<a<-1 c'è una soluzione con x negativa e y positiva.
Una conferma diretta dell'analisi svolta si ha risolvendo il sistema
Si ottiene
e risulta immediato analizzare i segni di x e y al variare di a.
L'equazione del luogo γ si ottiene immediatamente dal sistema
eliminando il parametro a
Si ottiene
Va osservato che y non può essere nullo, quindi non lo può essere nemmeno x: l'origine O(0;0) non appartiene al luogo γ.
Dovendo rappresentare anche la curva γ' simmetrica di γ rispetto a β e ricordando che le equazioni di una simmetria rispetto a tale retta sono
conviene ricavare subito l'equazione di γ', studiare questa funzione, rappresentarla nel piano cartesiano e dedurre dal suo grafico, per simmetria, il grafico di γ.
Si ottiene immediatamente
STUDIO
GRAFICO DI γ'
Tracciando i rami simmetrici rispetto a β si ha infine
Va ribadito che l'origine O degli assi non appartiene a nessuno dei due grafici.
Per calcolare l'area richiesta bisogna innanzitutto calcolare l'ascissa del punto comune alle due curve. A questo scopo, data la simmetria, è sufficiente calcolare l'ascissa dell'intersezione tra γ' e la bisettrice β.
Le due curve si intersecano in
Sempre sfruttando la simmetria, l'area richiesta può essere calcolata raddoppiando l'area delimitata da β e da γ'
Esprimendo la funzione differenza tra β e γ' nel modo più conveniente per l'integrazione
e ricordando che per x=0 c'è una singolarità, l'area richiesta si ottiene nel seguente modo
In definitiva si ottiene
Un'approssimazione numerica dell'integrale
può essere ottenuta con il metodo dei trapezi
Dividendo l'intervallo di integrazione in cinque parti di ampiezza 0,1 e calcolando i valori della funzione integranda in 0,1; 0,2; 0,3; 0,4; e applicando il metodo si ha
Moltiplicando per 2 si ottiene circa 0,1088.
Se nell'equazione di γ si pone x=1 si ha
Questa equazione (per 0 < y < 1) è equivalente alla proporzione che definisce φ, il reciproco del numero aureo
Quindi una soluzione di questa equazione è data da y=φ
φ è la sezione aurea dell'unità e compare in molte situazioni matematiche: lato del decagono e del pentagono regolare, funzioni trigonometriche per angoli di 18° e 36°, successioni di Fibonacci, ecc...