(a cura di R. Bigoni)
Questa pagina fornisce le traduzioni in Italiano di alcune parole del dialetto ferrarese.
Ad ogni parola è associato un bottone etimologia cliccando sul quale si possono ottenere informazioni sulla sua origine.
Inversamente la pagina Piccolo Vocabolario Italiano-Ferrarese permette di ottenere la corrispondente ferrarese di una parola italiana.
Il dialetto ferrarese non ha consonanti doppie e non ha la consonante che nell'ortografia italiana è resa con il digramma sc come in scena o scienza.
Le altre vocali e consonanti, se si eccettuano le particolari colorature della a e della l o della s, coincidono con quelle dell'Italiano.
Tuttavia la corrente ortografia della nostra lingua ignora diversi valori fonetici di varie vocali e consonanti affidandone la pronuncia alla competenza linguistica spontanea dei parlanti.
Ad esempio l'apertura della vocale e è segnalata solo quando la vocale è esplicitamente accentata, ma è ignorata in caso contrario. Così la pronuncia della parola chiesa di norma suona diversamente in bocca ad un settentrionale e a un toscano. La o di donna suona diversamente dalla o di dove. La i di iosa suona diversamante dalla i di riso.
Situazioni analoghe si verificano per molte consonanti: la s di sano non è la s di naso, la z di zona non è la z di azione, la n di naso non è la n di ansa.
Volendo rendere conto in modo affidabile della corretta pronuncia delle parole italiane e tantopiù di quelle dialettali bisognerebbe ricorrere a notazioni appropriate come quelle proposte dall'IPA, cosa però che le renderebbe illeggibili alla stragrande maggioranza degli eventuali lettori di questa pagina. Vari autori hanno escogitato metodi più o meno efficaci di rappresentazione dei suoni del Ferrarese. Qui se ne propone un ennesimo che permetta di evitare l'uso di digrammi, basato cioè sul principio che ad ogni suono corrisponda un'unico carattere dell'alfabeto latino eventualmente leggermente modificato o qualificato da un opportuno segno diacritico. Talora nella versione ferrarese una lettera è tra parentesi quadre per indicare che essa può essere o non essere pronunciata a seconda dei luoghi e dei tempi.
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Negli ordinamenti alfabetici j è assimilato a i, k è assimilato a c, ɣ é assimilato a g, ʎ è assimilato a l, ŋ e ñ sono assimilati a n.
Ultimo aggiornamento: Novembre 2024.