1. L'energia di una particella.


I fisici del settecento e dell'ottocento, sviluppando lo studio della Meccanica sulla base dei principi di Newton, definirono il concetto di energia meccanica Eqn000.gif di una particella (corpo puntiforme dotato di massa inerziale m).

In particolare stabilirono che, se la particella è collocata in un campo conservativo, per ogni punto P di questo campo può essere definita una funzione scalare della posizione r di P, indicata con V(r), detta potenziale, l'energia Eqn000.gif di una particella in posizione r e con velocità v è data dalla somma di due funzioni dette rispettivamente

Eqn001.gif

Eqn002.gif

Eqn003.gif

Introducendo la grandezza p detta momento della particella (o anche momento cinetico o anche quantità di moto) definita come

Eqn004.gif

la (1.1) può essere scritta

Eqn005.gif

e la (1.3) può essere scritta

Eqn006.gif

Dai principi di Newton si evince che l'energia Eqn000.gif di una particella che si muove in un campo conservativo è costante.

Poiché l'energia è concentrata nella particella, allo spostamento nello spazio di una particella corrisponde un flusso di energia.

Ad esempio l'energia posseduta da un proiettile all'uscita della bocca dell'arma da fuoco fluisce nello spazio con il moto della del proiettile e quando il proiettile raggiunge il bersaglio, supposto completamente anelastico, conficcandosi in esso, l'energia si trasferisce al bersaglio.

In definitiva si può dire che l'energia può propagarsi nello spazio tramite il moto di una o più particelle.