Osservazioni
Le due misurazioni delle macchie di acido oleico sono molto diverse tra loro e portano a valutazioni
del numero di Avogadro molto diverse, pur essendo il volume di acido oleico versato quasi uguale.
I fattori che potrebbero aver influito sulle misurazioni sono:
- l'utilizzo di una quantità sbagliata di licopodio che, anzichè evidenziare la macchia, potrebbe averne limitato l'espansione
sull'acqua impedendo che si formasse uno strato unimolecolare di acido oleico;
- le possibile scosse subite dalla vasca piena d'acqua durante lo spargimento del licopodio che potrebbero aver causato la frattura della
superficie del licopodio e di conseguenza aver falsato i risultati ottenuti;
- l'inesperienza nell'uso della pipetta per inserire la giusta quantità di acido oleico, unita alla difficoltà
data dalla formazione di menischi (che potrebbero aver portato a errori di valutazione nella quantità di liquido usato) a causa del fenomeno della capillarità;
- errori durante la valutazione della superficie della macchia:
- Nella prima misurazione, fatta considerando la superficie come somma dell'area di un cerchio (la macchia centrale)
e dell'area di due bracci irregolari, potrebbero essere intervenuti errori sia nella misurazione del diametro, sia in quella
dell'area dei bracci, fatta "a occhio" semplicemente contando i centimetri quadrati da un foglio di carta millimetrata posto sotto
la vasca piena d'acqua.
- Nella seconda misurazione, dato che la superficie della macchia è stata misurata tracciandone il contorno su un
lucido da circa 5 cm di distanza dalla superficie e "a occhio", la macchia misurata potrebbe essere diversa da quella
reale.
- errori casuali e generica imperizia nell'uso degli strumenti di un laboratorio di chimica.
Tra le due misurazioni, quella da ritenersi più affidabile è la seconda, sia perchè ottenuta con metodi più precisi
(lo si nota anche dall'errore relativo associato, che è molto minore), sia perchè da un'area più grande. Posto che entrambe le
misurazioni siano corrette, quella con area maggiore è certamente da ritenersi più vicina al modello di macchia di spessore unimolecolare.