Quando un corpo C ( a temperatura Tc), viene immerso nell’acqua a temperatura Ta < Tc, il calore passa dal corpo all’acqua, fino al raggiungimento dell’equilibrio alla temperatura te. In assenza di dispersione di calore, la quantità Q persa da C, viene assorbita interamente dall’acqua e dai corpi con cui è a contatto. Proprio per tenere conto del calore assorbito da tali accessori, è necessario eseguire una misura associando al calorimetro una massa fittizia me di acqua: il cosiddetto equivalente in acqua (illustrato nel paragrafo precedente). In definitiva il calore specifico sarà dato dalla relazione:
dove tf è la temperatura iniziale, te quella finale d'equilibrio, tc la temperatura del campione, mc la sua massa ed ma la quantità d'acqua presente all'interno dello strumento. Per l'esecuzione dell'esperimento si utilizzi un fornello per riuscire a scaldare il campione in modo che raggiunga una temperatura maggiore di quella ambiente ovvero dell'acqua all'interno del calorimetro. Nel frattempo si ponga nel vaso di Dewar una massa nota di acqua, questa invece misurata con un cilindro graduato; in questo caso lo strumento possiede una capacità massima di 50cc, per raggiungere quindi i 150cc (o grammi) di acqua da versare nel calorimetro saranno necessarie tre misure che aumenteranno l'errore associato a tale valore; essendo la sensibilità della scala graduata sul cilindro di 0,1cc diverrà opportuno associare un'incertezza pari a 0,3cc.
In realtà il dato teorico della temperatura d'equilibrio non coinciderebbe col punto "centrale" individuato sperimentalmente, bensì con un valore poco più elevato.
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Come valore "medio" della te si è considerato quel valore intorno al quale si stabilizza prima di iniziare a diminuire, in questo caso si è assunto 21.7°C, al quale si assocerà la semisensibilità dello strumento ovvero 0.05°C, come agli altri dati-temperatura individuati. Alle masse invece si assocerà un'incertezza di 0.1g.
L'errore relativo a questa misura si può calcolare con la seguante formula: Quindi l'incertezza associata al calore specifico sarà: Il risultato finale quindi è: Attraverso i dati ottenuti è possibile ipotizzare il metallo di cui è costituito il solido utilizzato nell’ esperimento, ovvero l'alluminio (cs=0.215 cal/g.K). Se si considera come te il valore teorico individuato dalle tangenti nel grafico, 21.735 °C, è possibie ottenere un dato più preciso: a questo valore risulta inultile associare un'incertezza perchè questa ricadrebbe sul secondo decimale mentre la differenza tra il cs teorico e sperimentale risiede proprio nella terza cifra decimale. |
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